giovedì 28 marzo 2013

SemioBo: l'avventura continua

Ebbene si, l'esperimento di blogging collettivo di cui vi ho parlato poco tempo fa qui, prosegue. Il blog è stato preso in carico da noi studenti, con il sostegno e la consulenza esterna del prof. Yahis Martari. Con impegno ed entusiasmo stiamo provando a lavorare come una vera - piccola - redazione.

SemioBo




Naturalmente la pubblicazione di nuovi articoli, non si ferma. Pochi giorni fa è stato pubblicato un post che ho scritto insieme a Roberto Molica: "Treni ad alta Identità. Inversioni e sdoppiamenti nelle identità visive di Italo e delle Frecce" e ho pensato di postarne una parte anche qui. Il resto lo trovate su SemioBo! Buona lettura.

Italo Vs FrecciarossaHa un colore un po’ retrò e un nome d’altri tempi. È Italo, l’elettrotreno di ultima generazione con cui Ntv è entrata nel settore ferroviario italiano. Nato per fare concorrenza a Trenitalia sulle tratte ad alta velocità, la sua identità visiva è strategicamente costruita per contrapporsi a quella delle note Frecce: rossa, argento e bianca. Basta dare uno sguardo ai loro logo... CONTINUA A LEGGERE

sabato 23 marzo 2013

Perché studiare semiotica?

Che domande: per avere un buon argomento con cui rompere il ghiaccio durante una festa o a un colloquio di lavoro, provando a spiegare cos'è la semiotica.

A parte gli scherzi, ecco un bell'articolo (in inglese) di Steven Johnson uscito sul New York Times nell'ottobre 2011: I was an under-age semiotician.

Steven JohnsonSteven Johnson è un giornalista, scrittore e teorico dei media statunitense. Scrive per il New York Times, il Wall Street Journal e il Financial Times. Collabora con Wired ed è autore di numerosi libri, tra cui il best seller "Everything Bad Is Good for You", tradotto anche in italiano con il titolo "Tutto quello che fa male ti fa bene". È stato speaker alle conferenze TED del 2003 e del 2006. 

(Foto e cenni biografici tratti da Wikipedia)

sabato 16 marzo 2013

Semio_logo o della ricchezza semantica del logo Coop

Di ritorno da una lunga giornata di corsi, decido di fare un salto al supermercato per fare un po' di spesa. Prendo al volo quello che mi serve e mi fiondo alle casse: doccia fredda, c'è una folla incredibile. Rassegnato a una lunga attesa, mi metto in fila e inizio a guardarmi intorno. Ben presto mi ritrovo a fissare una confezione di biscotti, di quelli a marchio Coop. In particolare, ad attirare la mia attenzione è il logo:

Logo Coop

È evidente che il lettering tende a creare una specie di catena formata da quattro anelli e che in ognuno di questi siamo in grado di riconoscere una lettera dell'alfabeto. Allo stesso tempo, però, questa soluzione grafica comporta che ogni lettera condivide con quelle vicine una parte di sé e partecipa a formare il carattere successivo. In altre parole, ogni elemento coopera con quello che gli sta accanto alla creazione dell'altro oltre che di un tutto (la sigla "coop").

Questa configurazione visiva rispecchia sul piano dell'espressione ciò a cui l'abbreviazione "coop" rimanda sul piano del contenuto: l'idea di cooperazione, ossia l'atto di cooperare inteso come "opera prestata ad altri o insieme ad altri per la realizzazione di un’impresa o il conseguimento di un fine" (Treccani.it).

Interessante - penso - ma all'improvviso una signora dietro di me mi invita ad avanzare e mette fine al mio piccolo trip. Poco importa, a quanto pare, la profezia di Marsciani si è avverata. E prima del previsto.

martedì 12 marzo 2013

Odio profondo...indovinate un po' per cosa

Non ho resistito. Quando ho visto nelle tendenze di Twitter l'hashtag #odioprofondoper non ho potuto fare a meno di cercare la parolina "semiotica". Mio malgrado ero certo che qualcuno l'avrebbe chiamata in causa. E infatti (clic per ingrandire)...


Ora, vorrei dire: ma poverina, che ti ha fatto? E poi da una come te tutto mi aspettavo fuorché un'esternazione di odio, con quel tripudio di cuoricini! Uhm, ok la smetto :-). Non digerire una disciplina, o forse in questo caso un esame, ci può stare. L'importante è non fare gesti scellerati come questo.

martedì 5 marzo 2013

Semiotici online

Sito webAvete presente quegli articoli in cui il blogger fa il figo stilando una classifica o proponendo un decalogo? Bene, questo non è uno di quelli. Il mio, infatti, è un semplice - ma spero utile - elenco. Con buona pace della coolness, tanto mia quanto del post :-p

Si tratta di una raccolta di blog e siti personali di semiotici italiani. Molti di questi vengono aggiornati con regolarità e danno la possibilità di scaricare materiali didattici e pubblicazioni difficilmente reperibili. Naturalmente, non si tratta di un elenco esaustivo e ringrazio chi vorrà segnalarmi i siti web di altri studiosi. Detto questo ecco la lista:

Daniele Barbieri
Giovanna Cosenza

Umberto Eco

Ruggero Eugeni
Francesco Marsciani

Isabella Pezzini

Piero Polidoro

Giampaolo Proni

Stefano Traini

Ugo Volli

Salvatore Zingale
P.S Ho volutamente omesso il blog di Omar Calabrese, semiotico toscano recentemente scomparso.